"Giro del Lago di Garda" - Km.141
Ciclopedalata dei "spaghetti al cartoccio"
Sabato 7 Maggio 2011: giornata di sole, aria frizzante, temperatura ideale per affrontare quanto programmato.

Convergono al punto convenuto:
Giovanni Boschini,
Stefano Coizzi,
Bruno Leasi,
Orazio Scardeoni,
Franco Tellini,
Enzo Zancarli +
Fulvio (Guidizzolo). In bici da Mantova
Roberto Fornari e
Renzo D. Bosco (DLF). In bici da Valeggio S/M
Gianni Bragato +
Antonio (Suzzaresi). A sorpresa si presentano all'appuntamento
Felice Bassotto e
Marco Zancarli buttando alle ortiche ogni perplessità di tenuta o impegno famigliare. Sorpresa negativa invece per Livio Boscaini che, per un surplus di lavoro, non ce la fa a superare il
"niet" della moglie.
Partenza ore 9.00 con divaricazione già concordata, Stefano va a destra per la Gardesana Orientale, gli altri 12 per la Occidentale sfidando le numerose gallerie. Passo giusto, alternanza al comando, regolarità sono gli ingredienti per un giro che sia alla portata e di soddisfazione per tutti. Questa volta infiliamo con sicurezza la panoramica discesa delle Zette che piacevolmente ci introduce nella splendida Salò. Caffè di rito e poi via per Gardone, Maderno, Gargnano per poi infilare le prime 3 gallerie di 900,600,500 mt. non illuminate, ma con aperture intermittenti che permettono una marcia attenta, ma sicura. Tutto "sembra" filare liscio anche se sintomi premonitori ci sono già stati: Bruno (perdita lampeggiante posteriore), Franco (perdita pila manubrio), Enzo (infiacchimento improvviso luce posteriore). La trappola si presenta nella semicurva di una galleria: una fila di luci saltate ci fa piombare improvvisamente nel buio completo con Renzo dietro che grida (una volta tanto giustamente) di non rallentare. Sono 5,6 forse 7 secondi in cui ti sembra di galleggiare e perdi ogni senso della posizione e di riferimento sui tuoi compagni. Nemmeno il tempo di rallegrarci per lo scampato pericolo che nella successiva galleria "replica"!!! L'anno scorso era andato tutto liscio tanto che sembrava superfluo portarci dietro tante torce e invece ........... Va bene, è andata. Rincuorati dalle successive gallerie molto visibili aggrediamo il resto della strada (tanto adesso pende sempre) e in un attimo siamo al Ristorante S. Nicolò per il "rendez-vous" con Stefano che infatti ci sta aspettando.
Che dire a questo punto........una festa mangereccia che resta al centro della pedalata. Arrivano terrine calde con porzioni da 3 e anche da 4 in cui ognuno si serve anche per la seconda e terza volta ( e quarta se ce la fa, tanto è vero che qualcosa è avanzato) e, per dirla tutta, gli spaghetti rimangono sempre bei caldi avvolti nella carta stagnola. Per stomaci ancora disponibili dolce, caffè per tutti e via. Siamo sulla via del ritorno, vento contrario come previsto e Stefano che a 27 km/h ti perde le ruote una, due volte. "Stefano cosa mi dici?" - "Sono gli spaghetti" risponde secco. D'accordo penso, ma questo chi lo porta a casa? E invece l'omone, forte dei suoi 92 Kg.(dichiarati da lui), entra piano piano in carburazione e comincia a stantuffare come una locomotiva piena di carbone (strappo di Lazise a parte). Sosta a Garda e caffè per tutti offerto dal Ped. B.(che sforzo, deh!!). Si arriva a Peschiera alle 16.30, media sul pedalato 28,6.
Una bella gita, una bella giornata, una bella compagnia......state in campana perchè ne seguiranno altre!