

Mama D'Avio- 24Settembre 2011: zona ritrovo ore 7.30 piazzale antistante Superm.Martinelli, strada veronese, trasferimento in auto in Val D'Adige ed esattamente a Mama D'Avio (Tn), Azienda Agrituristica "Roeno" di Fugatti, zona logistica ideale per parcheggio, lavaggio (umano) e pranzo all'aperto. Partecipano Livio Boscaini, Giovanni Boschini, Orazio Scardeoni, Franco Tellini ed Enzo Zancarli.
Stefano Coizzi con Fabrizio Peri muniti di MTB percorreranno la ciclabile in valle per 60 km.facendosi una cultura su vigneti di uva Spina, Marzemino e Teroldego.
Il potrarsi stupefacente della bella stagione ha favorito questa iniziativa che vede i nostri partire puntuali alle ore 9.00 curiosi di vivere questa nuova avventura. Ci si avvicina a Mori carichi di forze, di spirito, la strada è bella e tranquilla.....solo un venticello contrario, ma non si può avere tutto. Passato Mori, innestatici sulla strada verso il Garda, il pericolo diventa evidente, le macchine sembrano appiccicate l'una all'altra, poche centinaia di metri e velocemente inforchiamo il primo raccordo ciclabile che vediamo. Qui siamo tutti della stessa razza, ciclisti che vanno e vengono, saluti a non finire e con un paesaggio che, avvicinandoci al Passo S.Giovanni, comincia a mutare. La strada sale, alle volte si impenna con curve strette, ripiana e poi ancora risale nel bosco fino al passo. Ripiombiamo nuovamente in mezzo a un traffico assurdo, ma solo per poco, siamo costretti perchè dobbiamo indovinare il bivio a destra per Arco.
La strada ridiventa bellissima, tutta nostra, un pò in discesa, una volata e siamo ai piedi della salita a quota 125 mt.(bivio per Nago) ancora 13 Km. e ci siamo, cosa volete che sia!! Le sberle arrivano quasi subito, Livio, forse per evitarle, va via a testa bassa in una ipotetica competizione con un avversario, che però non esiste. Franco sale bene e rimane in mezzo fra la testa e la coda composta da Giovanni,Orazio ed Enzo che fra una frase smozzicata e l'altra cercano di farsi passare la strada sotto le ruote nel modo più indolore. Si studia la salita con lo sguardo, ma come sembra ripianare subito dopo arriva un'altra sberla. La cartina altimetrica che avevamo nella testa va a farsi benedire, sembra tutto più duro del 30%. Giovanni, battezzato il "camoscio dell'Appennino"visti i suoi trascorsi estivi, inaspettatamente va in crisi e allora, con quello che hai ancora davanti, sono cavoli amari.
Una giornata nera, inspiegabile, come può capitare a tutti, è il ciclismo bellezza! Nessun problema, senso di comunanza e insieme si scollina sia pure a 30' da Livio che compie l'ascesa in 1h.09'33"e qualche decimo seguito a 2'.30" da Franco. Discesa, meglio: picchiata, ma la nostra pelle ci è cara, scendiamo con i freni in mano e con tanta testa controllandoci ad ogni tornante fino a sbucare a Loppio. Mori, Avio, Mama, ormai ci siamo pur contrastati dal venticello del mattino fattosi vento e girato. Ora viene la seconda parte, non meno bella e interessante....funghi con tagliatelle (e non viceversa : chiedere a Franco), carne salada cotta e coniglio, contorno di fagioli imbragati con cotiche, Marzemino in caraffa (buono!persino vellutato), coppa gelato con frutti di bosco,caffè, compaiono e scompaiono in fretta dalla tavola assistiti freneticamente da Anna, simpatica e loquace trentenne cameriera dell'Est, sposata con un figlio (suo) di 24 anni(!?). Sarà il vino, ma i conti non tornano. Con questo interrogativo ci alziamo da tavola. Sono quasi le 16.00, soddisfatti e sazi il pensiero ora corre alla famiglia, siamo in ritardo. I chilometri sono stati 91, più del previsto e la media pedalata 21 km/h, meno del previsto. Si recupera con l'autostrada e già si pensa alla prossima. E' la Mn-S.Zeno zona Sceriffo di km.140 che chiuderà la stagione, perciò a presto!!