

Martedì 17 agosto 2010. All'arrivo ad Affi è un coro spontaneo di soddisfazione per la bellezza del paesaggio, per la giornata soleggiata con temperatura ideale e in definitiva per aver digerito una pedalata piuttosto impegnativa con piena soddisfazione di chi nel suo intimo l'aveva temuta. Sto parlando del Passo S.Valentino: dislivello da Avio fine paese mt.1.160 per 15 km. con pendenza media del 7,7% e a seguire Rifugio Graziani: dislivello mt.300 per 5 km. con pendenza media del 6% in apparenza favorevole stante la dolcezza del 1° chilometro.
Ritrovo ad Affi davanti alla chiesa con fontana a due passi, partenza ore 9.00.
Si presentano: Bruno Leasi, Orazio Scardeoni, Franco Tellini, Enzo Zancarli + graditi ospiti Giorgio Finesso (ormai un abitue' - G.S.Formigosa) e Valentino Rossi ....in bici ( G.S. San Giorgio).
Il gruppo procede spedito "ma con testa" visto che in valle c'è un vento birichino che Giorgio Finesso si incarica di tagliare e così sarà fino ad Avio dove prendiamo fiato con una ricarica di borracce e una discarica di vesciche pronti per l'assalto.
Mai vista una dissociazione così fulminea, di botto siamo tutti sgranati......evidentemente tutti hanno presente la lunghezza della salita e ognuno la imposta come meglio crede per evitare un crollo finale. E va bene così. L'ultimo ciclista viene affiancato da uno di noi per una compagnia precauzionale fino al 10° km., dopodichè la disgregazione raggiunge il 100%. Punti critici fra il 5° e il 6° km., in zona diga e in zona arrivo dove tutti a turno abbiamo dribblato un mandria di vacche che scendeva beatamente in mezzo alla strada. Pur stanchi dobbiamo guardarle negli occhi per capire se incrociarle a destra o a sinistra, via una sotto l'altra, in uno slalom grottesco. A San Valentino ci si raccoglie al bar "Al Passo"con mangiata di panini nostrani e fette di torta alla ricotta locali pronti per l'ultimo balzo. Ed eccoci al Rifugio Graziani crocevia di bici da corsa e di MTB che scendono precipitosamente dai pendii sovrastanti, vera fusione di passioni complementari fra loro. Si prosegue e come non fermarsi al bar di Bocca Navene, vera balconata sul Lago di Garda di fronte a Campione sulla sponda opposta e alle cime dell'Adamello con accanto la Presanella fino a spingerci a vedere, su una ulteriore passerella, parte di Riva del Garda con sullo sfondo il Gruppo del Brenta. Dopo un altro caffè preso in breve tempo, carichi di caffeina, scendiamo attenti come non mai perchè la strada è stretta e insidiosa e non ammette sbagli. Pensiamo alle nostre famiglie, al nostro stato di beati pensionati e subito la mano corre sul freno. Eccetto Franco, unico lavoratore del gruppo che, non immaginando ancora quando mai potrà andare in pensione, si lascia prendere un po' la mano dalla velocità e in località Novezza, zona ex sciovie, viene tradito dalla sua fedelissima che va in una vibrazione incontrollabile. In questi casi c'è solo da frenare e avere la fortuna che la strada si mantenga diritta! Lo spavento patito lo relegherà in coda al gruppo per tutto il resto della discesa. Da Caprino piombiamo su Affi in pochi minuti, sono le 14.30. Gli sguardi, come detto, sono carichi di soddisfazione quindi........alla prossima!
Ritrovo ad Affi davanti alla chiesa con fontana a due passi, partenza ore 9.00.
Si presentano: Bruno Leasi, Orazio Scardeoni, Franco Tellini, Enzo Zancarli + graditi ospiti Giorgio Finesso (ormai un abitue' - G.S.Formigosa) e Valentino Rossi ....in bici ( G.S. San Giorgio).
Il gruppo procede spedito "ma con testa" visto che in valle c'è un vento birichino che Giorgio Finesso si incarica di tagliare e così sarà fino ad Avio dove prendiamo fiato con una ricarica di borracce e una discarica di vesciche pronti per l'assalto.
Mai vista una dissociazione così fulminea, di botto siamo tutti sgranati......evidentemente tutti hanno presente la lunghezza della salita e ognuno la imposta come meglio crede per evitare un crollo finale. E va bene così. L'ultimo ciclista viene affiancato da uno di noi per una compagnia precauzionale fino al 10° km., dopodichè la disgregazione raggiunge il 100%. Punti critici fra il 5° e il 6° km., in zona diga e in zona arrivo dove tutti a turno abbiamo dribblato un mandria di vacche che scendeva beatamente in mezzo alla strada. Pur stanchi dobbiamo guardarle negli occhi per capire se incrociarle a destra o a sinistra, via una sotto l'altra, in uno slalom grottesco. A San Valentino ci si raccoglie al bar "Al Passo"con mangiata di panini nostrani e fette di torta alla ricotta locali pronti per l'ultimo balzo. Ed eccoci al Rifugio Graziani crocevia di bici da corsa e di MTB che scendono precipitosamente dai pendii sovrastanti, vera fusione di passioni complementari fra loro. Si prosegue e come non fermarsi al bar di Bocca Navene, vera balconata sul Lago di Garda di fronte a Campione sulla sponda opposta e alle cime dell'Adamello con accanto la Presanella fino a spingerci a vedere, su una ulteriore passerella, parte di Riva del Garda con sullo sfondo il Gruppo del Brenta. Dopo un altro caffè preso in breve tempo, carichi di caffeina, scendiamo attenti come non mai perchè la strada è stretta e insidiosa e non ammette sbagli. Pensiamo alle nostre famiglie, al nostro stato di beati pensionati e subito la mano corre sul freno. Eccetto Franco, unico lavoratore del gruppo che, non immaginando ancora quando mai potrà andare in pensione, si lascia prendere un po' la mano dalla velocità e in località Novezza, zona ex sciovie, viene tradito dalla sua fedelissima che va in una vibrazione incontrollabile. In questi casi c'è solo da frenare e avere la fortuna che la strada si mantenga diritta! Lo spavento patito lo relegherà in coda al gruppo per tutto il resto della discesa. Da Caprino piombiamo su Affi in pochi minuti, sono le 14.30. Gli sguardi, come detto, sono carichi di soddisfazione quindi........alla prossima!
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