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giovedì 7 ottobre 2010

Giro del "Lago di Garda" di km.143


Sabato 2 Ottobre: si organizza di sabato per dare la possibilità anche a chi lavora. Il percorso è paesaggisticamente stimolante, altimetricamente rassicurante, chilometricamente abbordabile stante l'ampia pausa pranzo programmata nelle vicinanze di Riva.
Aderiscono: Franco Tellini, Bruno Leasi, Livio Boscaini, Orazio Scardeoni, Giorgio Guernieri, Lido Verona, Enzo Zancarli >> ospiti graditi Enzo Ferrari, Renzo D.Bosco, Alberto Lamagni. Purtroppo Gianni Bragato, per una indisposizione stagionale, deve rinunciare suo malgrado.
Lode a chi partecipa per la puntualità, ore 9.00 partenza in un clima elettrizzato sia per chi è la prima volta, sia per chi manca da anni. In località Moniga superiamo una eterogenea comitiva di ciclisti clamorosamente impegnati su una salitella di 300 mt. che noi ci beviamo con facilità. Alla loro affermazione di fare il giro completo ci chiediamo se il furgone che li segue sia in grado in seguito..... di contenerli tutti! Una serie impressionante di rotatorie mette in difficoltà il nostro orientamento e l'intendimento di raggiungere Salò per la mitica discesa delle Zette. Mancata! Sfottò per Renzo D.Bosco solo capace di seguire i binari (ex ferroviere), ma anche ad altri alternatisi alla guida non è andata meglio. Ci consoliamo in una Salò accogliente e frequentata con un buon caffè. Gardone, Gargnano, Limone ci incantano, splendide località avvolte in un mondo di alberi sempreverdi. Le gallerie sono sempre più frequenti, la mano di Livio corre al controllo posteriore del faretto (stabile da due anni dice lui) che inopinatamente si stacca e rotola beffardo in un burrone. Niente paura, meglio del previsto. Dopo una galleria di 2 km. non illuminata, con aperture qua e là, le restanti vengono percorse "al volo" perchè davanti a noi si è posto un gruppo di 15 ciclisti che al ritmo di 35 km/h ci fa da apripista in una scia di retroluci lampeggianti. Riva è bella e affollata da gente che si attarda ai tavolini. E' poco dopo mezzogiorno e anche noi ci sediamo a tavola dove ben consigliati consumiamo degli "spaghetti al cartoccio"(peperoncino, sugo e frutti di mare) degni di nota per qualità e quantità. Chiudiamo con una fetta di dolce, caffè e riprendiamo giusto in tempo per accodarci al gruppo di ciclisti incontrati in precedenza. Ora la velocità è superiore, dai 35 km/h in sù, nonostante un venticello non favorevole. Li seguiamo per 30 km. fino a quando il buonsenso ci consiglia di mollarli (3 dei loro avevano già ceduto!) optando per una digestione meno a rischio. Un caffè a Garda, anch'essa piena di vita, e via verso Peschiera dove arriviamo alle 15.40 dopo 5 ore di corsa effettiva alla media di 28,6 km/h circa.
Tutto è andato per il meglio, il clima è stato mite, la mangiata superba, ci possiamo guardare in faccia e sorridere......la fatica non l'ha fatta da padrona!

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