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venerdì 7 giugno 2013

"Giro del Garda" - Km.155 ( via Tremosine)


" Giro del Garda"  -  km.155  (via Tremosine)

Ciclopedalata denominata  "Spaghetti al cartoccio"


Peschiera - Sabato 1 Giugno 2013

Partecipano:          Gianni Bragato  -  Raffaele Caramaschi  -  Stefano Coizzi  -  
                                Roberto Fornari  -  Carlo Pizzinati  -  Orazio Scardeoni  -
                                Franco Tellini  -  Angelo Viggiano  -  Marco Zancarli  -
                                Enzo Zancarli
Motociclista:          Giovanni Boschini
Aggregati:              Gianfranco Stagi (S.Giorgio)  -  Fulvio ( Guidizzolo) -
                               Antonio (Suzzaresi)
Aggiunti:               3 giovani leoni
Note di partenza:   Angelo V. arriva da Mantova in bici perseguendo un piano diabolico
                                tutto suo.
                                Livio Boscaini, colpito da un surplus di lavoro, non c'è.
Curiosità:               Raffaele C. in partenza buca a bici ferma!! (pizzicatura camera
                                con copertoncino nuovo)

La ciclopedalata ampiamente desiderata e programmata fin dal 4 maggio con la novità della deviazione su Tremosine (mt.630) trova finalmente il suo compimento. Il tempo, attentamente studiato al computer, promette una finestra di cui i 16 ciclisti intendono avvalersi.
Si parte alle ore 8.20 con un sole che conferma la bontà delle nostre previsioni. Tutto fila liscio, peccato che dopo Cunettone, sbagliando la discesa delle Zette, ci ingarbugliamo nel traffico di Salò e saltiamo la consueta pausa caffè. La prima vescica che salta è quella di Orazio, anticipando un desiderio di Enzo che subito si porta in testa. Al primo spazio accettabile è uno svuotamento generale, l'aria non fredda, ma frizzante, ha colpito anche i più giovani. Ne approfittiamo per ripassare " dopo la terza galleria a sx per Tignale". I primi 2 km segnalati dalla cartina altimetrica con pendenze al 10/11% si dimostrano quanto mai fasulli, è roba da S.Zeno. Bene, ancora qualche chilometro e poi giù verso Limone. Chi non l'ha pensato? Quanti scollinamenti abbiamo fatto? Un calvario per chi, a corto di allenamento, si trova davanti a una selva di salite (anche al 12% e punte del 18% nel finale) seguite da illusorie discese, in realtà solo perdite di quota da recuperare faticosamente. A questo punto diventa prezioso il raccordo motociclistico di Giovanni che, facendo la spola fra i vari gruppetti, ci rassicura sulla strada intrapresa là dove, diventando una simil-mulattiera dopo un bivio,ci fa temere uno spreco di energie per una direzione sbagliata. Quando ormai ogni senso dell'orientamento pare saltato, a Vesio percepiamo che la discesa, quella giusta, è lì dietro l'ultima casa del paese e ci raduniamo. Giù a capofitto, ma le antenne si drizzano subito, occorre la massima attenzione! Il fondo buono si alterna con altro sconnesso e sporco, tracciato insidioso con traettorie imprevedibili e picchiate del 15%. La zona fresca non favorisce la scioltezza di chi scende, ti irrigidisce, si sente poi parlare di un paio di "dritti" andati bene e non c'è da stupirsi. Sento gridare alle mie spalle, mi spavento, ma per fortuna è solo una foratura di Angelo che con perizia riesce ad accostare senza danni. Lo vedo porre mano al cerchio posteriore "incandescente" e un urlo di Fantozziana memoria si perde nella valle. Nuovamente ricompattati adesso voliamo verso Riva spinti da un vento forte e favorevole che ci fa bucare una dopo l'altra le restanti gallerie belle e perfettamente illuminate. Ore 13.20 finalmente a tavola in 14 mentre i 3 giovani leoni involatisi sui pendii di Tremosine sono ormai uccel di bosco. In breve il gruppo scala piatti di "spaghetti al cartoccio", dolci e caraffe di vino bianco a volontà "parappappà" in tutta allegria e "convergenza di intenti". Il ciclista sarà considerato un pò matto, ma nessuno potrà mai capire quanto si apprezza il dopo o anche semplicemente un'acqua fresca di montagna. Eccoci tutti pronti, o quasi, per la foto di gruppo.

A pancia piena
Chi pedala, chi veleggia e chi vola!
Ecco la "convergenza di intenti" dove ci ha portato

Tutti professionalmente rientrano nel proprio rango originale e alle 15.20 si riprende a pedalare.
L'andatura è da ragioniere, prima per accomodare quanto si è mangiato, poi per amministrare al meglio la distanza per chi è a corto di fondo. In zona Malcesine cade qualche goccia di pioggia che ci accompagna per una decina di chilometri. Qualcuno incomincia a fermarsi per indossare la mantellina. Orazio ed Enzo,   che in mancanza di Paolo hanno studiato a lungo la meteorologia della giornata, invitano a proseguire visto che un debole evento era previsto, e sarà così.
Ristoro a Garda con pausa caffè. Come detto si nota la mancanza di Fulvio, "avrà esagerato a fare il ragioniere" si pensa.
Lazise e la sua salita, ultimo ostacolo della giornata, lunga ben 1.200 mt, qualcuno la sta già "temendo"!

belli e determinati
Ma chi l'ha detto! Ognuno dà il meglio di sè tenendo orgogliosamente la propria posizione. Gran bel finale! La torre dell'acquedotto, svettando sopra tutto e tutti, ci annuncia che siamo in vista di Peschiera. 
Sono le 17.50, la deviazione ci ha rubato un pò di tempo, ma il ritardo passa in subordine alla soddisfazione per i 155 km percorsi alla media di 24 km/h con un dislivello totale di 1.300 mt.
Angelo, partito in bici da Mantova, sfugge alle sirene di chi lo vorrebbe ospitare in auto e porta a compimento il suo intento con una percorrenza di giornata di 230 km.
Alla prossima! Ciao.

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