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sabato 16 novembre 2013

19^ Notte degli Oscar - Verona - Palazzo della Gran Guardia

Verona ,  13 Novembre 2013

Al teatro della Gran Guardia, in piazza Brà, si accendono le luci e la televisione (diretta Rai Sport 2) riprende una grande festa del ciclismo. Va in scena la " Notte degli Oscar ", cerimonia voluta e organizzata dal mensile tuttoBICI con l'intento di premiare i migliori protagonisti della stagione, dal 13enne esordiente fino al miglior professionista.
Grazie all'amico G.Franco Stagi, fratello di Pier Augusto Stagi fondatore e Direttore Responsabile della rivista organizzatrice, siamo partecipi addirittura in 3^ fila immersi fra campioni del presente e del passato. Riconosciamo Bugno, Dancelli, a stento Argentin, a stento anche Pellizzotti munito di pizzo e baffetti da sparviero, TiralongoLuca Paolini, poi Moreni, Martinello, grossi sponsor, uno su tutti Santini, il grande Gianni Savio allenatore della Androni Venezuela, sul palco Cassani, immancabile, spalla tecnica del presentatore Andrea De Luca.






Seduta dietro di noi, poi sul palco, possiamo ammirare la bellezza di Arianna Fidanza (nella foto), figlia dell'ex pro Giovanni, che si impone fra le Juniores, capace addirittura di vestire la maglia iridata ai mondiali su pista di categoria.
Notte da record quella di Giorgia Bronzini (simpatica, se pur un pò mascula) categoria Elite, che eguaglia Fabiana Luperini conquistando il suo settimo Oscar assoluto.

E veniamo al campo maschile.
Tra i dilettanti accade per la prima volta nella storia che un team conquisti entrambi gli Oscar: l'impresa riesce al Team Colpack che vede premiati Davide Villella tra gli Under 23 e Gianfranco Zilioli tra gli Elite. Ad unirli, oltre alla squadra, anche i natali in terra bergamasca e l'aver ottenuto subito ottimi risultati nelle gare che hanno affrontato tra i prof come stagisti. Villella in maglia Cannondale.  Zilioli con la Androni Venezuela. Ed eccoci al momento clou della serata.
La Notte degli Oscar tuttoBICI celebra la sua 19vesima edizione e lo fa chiamando ancora una volta sul palco (la terza fra i professionisti, la quarta in assoluto dopo il trionfo del 2002 nella categoria Juniores) Vincenzo Nibali, il protagonista di una stagione eccezionale :
primo al Giro d'Italia, al Giro delTrentino e alla Tirreno-Adriatico, secondo alla Vuelta e quarto al mondiale al termine di una gara stupenda.
 

Nella foto grande il premio gli viene consegnato dal presidente della FCI Renato Di Rocco.
Premiato anche Beppe Martinelli, migliore direttore sportivo della stagione.
Il tradizionale riconoscimento, destinato ad un personaggio dello spettacolo innamorato di ciclismo, va a Rudy Zerbi, implacabile, ma simpatico giudice di Italian's Got Talent.
Sul palco anche Claudia Penoni, nota comica di Zelig, impegnata nella duplice veste di attrice dalla dissacrante ironia e quella di testimonial di AVSI, Fondazione impegnata con oltre 100 progetti umanitari in 37 paesi del mondo.
Come non notare l'assenza della straripante comicità di Bruno Arena dei "Fichi d'India", appassionato di ciclismo, tenuto lontano da un aneurisma cerebrale che lo ha colpito nel gennaio di quest'anno. Un fragoroso e beneaugurante applauso si alza dalla sala e dalla galleria gremite di atleti e appassionati.
Una bella serata, una bella scorpacciata di ciclismo grazie a tuttoBICI , la chiudiamo con un tutti a casa?? Sono appena le 22.00.
Casualmente abbiamo il telefono della "Trattoria Alla Colonna". Fanno delle buone cotolette in versione piccola/media /grande. Il gruppo non ha dubbi, ma ci accetteranno??


CE L'ABBIAMO FATTA!!

Locale accogliente, caratteristico con un buon vino nero sfuso.

Si sconsiglia la cotoletta grande (volante di camion) forse adatta per il solo Livio.

Locale non adatto per Flavio, troppi riferimenti calcistici a glorie  e storie gialloblu.

Foto by Corrado che ringraziamo per il servizio fotografico

Ciao a tutti. Enzo

lunedì 16 settembre 2013

" GIRO del BALDO" di KM. 106 (sponda veronese e trentina)

Sabato 14 Settembre 2013  -  Ciclopedalata per tutti di fine stagione.


Partecipano:     VINCENZO Aleo      -   LIVIO  Boscaini        -   STEFANO Coizzi   
                          BRUNO Leasi          -    GIGI Marani              -   PAOLO Mossini      
                          CARLO Pizzinati     -    ORAZIO Scardeoni  -    FRANCO Tellini
                          STEFANO Vincenzi -    ENZO Zancarli

Aggregati:        G.FRANCO Stagi  e  ADELELMO Spagna (S.Giorgio)
                          FULVIO  (Castellucchio)

Note di giornata:  tempo, percorso e pranzo "ottimo e abbondante" , fatica media.

La giornata si preannuncia delle migliori, ancorchè il sole si nasconda dietro le montagne.
Si tenta una foto di gruppo con l'autoscatto, ma la scarsa conoscenza di Stefano C.
di istruzioni in lingua giapponese e una temperatura di 14 C° ci convincono per una partenza immediata che avviene alle ore 9.00.
 Viaggiamo per qualche chilometro in un mutismo assoluto, i denti sono serrati dal freddo, ma vediamo in lontananza Avio già soleggiata e sarà un'altra storia.


 Passiamo Mori e il primo pensiero è quello di abbandonare una provinciale trafficatissima, bere un buon caffè, svuotare le vesciche e fare la benedetta foto di gruppo.





Il tutto si realizza al Rist/Pizz "La MELA" da cui partiamo rinfrancati verso il Passo di S.Giovanni che raggiungiamo attraverso una boscosa e serpeggiante stradina.
La discesa verso Torbole è la parte più panoramica del giro, ogni volta si resta ammirati come fosse la prima. Il paese sembra in subbuglio, pieno di vita, di ragazzi in bicicletta e il lago non è da meno, già pieno di tutto anche lui.
Ma bisogna proseguire, la media è un po' bassina (23,5), il venticello mattutino favorevole ci permette di infilare velocemente una serie di gallerie che ci beviamo senza alcun pericolo.
Malcesine è conquistata alle 11.08 dopo 48 km di corsa. Ce la faranno i nostri eroi ad arrivare a destinazione per le 13.00 ?
Nel tratto successivo avviene uno sfilacciamento . . . .  un telefono che suona, un paio di polpacci che reclamano un po' di respiro, uno che aspetta l'altro . . . .  cose normali che succedono quando si è in tanti.
A Torri del Benaco gruppo compatto, ascesa verso Punta S. Vigilio con Paolo M. che in discesa verso Garda segnala con la borraccia alzata la necessità di un rifornimento.





















In paese, davanti alla Chiesa, c'è un'ottima fontana, preziosa amica di tanti ciclisti. Ma adesso ci attendono i 3 km. della salita di Costermano, unica difficoltà della giornata. Dopo la 2^ rotonda la strada si impenna con un 7/8 % negli ultimi 1.500 mt., bisogna impostarla con calma, non è certo uno strappo!
Ed eccoci di nuovo uniti in viaggio per strade tranquille verso Caprino, poi altra deviazione e giù verso Zuane e ancora discesa, giù fra le vigne della Val d'Adige fino a quello strappo corto e secco che ti porta a fiancheggiare la A22.
A questo punto mancano 13 km all'arrivo. Paolo M. parte deciso, il resto è sparpagliato sullo strappo. Il guanto di sfida è stato lanciato, è un classico nei nostri finali e chi più ne ha, più ne metta, sarà argomento di conversazione o di presa in giro a tavola!
Si arriva sparpagliati all'Agri diciamo fra le 13.10 e le 13.20, ma in meno di mezz'ora tutti compatti a tavola, anche i ritardatari hanno recuperato.





"Foiade al capriolo", ma volendo anche ai funghi o strangolapreti facendo un "tris"





Coniglio, carne salada cruda e cotta.

Fagioli "scorserecci"in umido, patate rosolate, spinaci, polenta.

Vini Chardonnay, Schiava e Marzemino

Dolce con gelato ai frutti di bosco o panna cotta ai f.di.b. o altro ancora.

Caffè finale naturalmente.




La mezz'ora di ritardo non viene certo recuperata a tavola. Ognuno così chiude a casa sua alle ore 17.00 il che non sposta niente di una virgola!
Con questa escursione si chiude la stagione 2013 del P.B. sperando che tante altre ne possano seguire. Chi vivrà, vedrà.
Un caro saluto a tutti, a chi ci ha messo la propria prestanza fisica da allenato, da mediamente allenato o semplicemente tanta buona volontà e spirito di compagnia.
Le cose belle si mettono all'inizio o alla fine:   la nota positiva è per BRUNO L. che, dopo tanto buio, è tornato con noi in una giornata luminosissima.
Ci vediamo.


mercoledì 14 agosto 2013

" GIRO dei MONTI LESSINI" - KM. 80

Quinto di Valpantena, Vr  -  martedì 13 agosto 2013



Partecipano  :     Paolo Mossini  -  Orazio Scardeoni   -   Enzo Zancarli

Aggregati      :    Marco Farina  -  Renzo Dal Bosco  -  Nicola Vicari


Note di giornata:  sole e temperatura ideali.


Difficoltà         :   percorso alla portata di tutti  (Moreno escluso).

Note a latere   :    peccato per chi non ha potuto venire ,  doppio peccato 

                            per chi poteva e non è venuto    


                                

                                    

Marco Farina, vice-preside di professione, è un simpatico compagno di viaggi che ogni anno, in concomitanza con le vacanze scolastiche, si unisce a noi. Lui ci mette tutto l'amore per il ciclismo e noi lo aiutiamo a crescere. Così non appena manifesta il desiderio di fare salita organizziamo un giro che sia alla sua portata e divertente per tutti.
La Lessinia è una zona poco frequentata dalle nostre ruote, così la scegliamo. 
Si parte da Quinto alle ore 8.50, direzione Erbezzo mt. 1.118, ma con destinazione Bellori dove con svolta a dx cominciamo a salire verso Lughezzano. In questo paese cerchiamo di individuare la "Via dei Biancospini" che dipartendosi verso sinistra ci toglie dalla SP 14b per portarci a Bosco Chiesanuova mt. 1.100. E' la "vecchia strada di Bosco" di cui spesso si è sentito parlare per le sue doti paesaggistiche oltre che essere "a traffico zero". L'assoluta tranquillità ci induce a parlare e scherzare affiancati, il fondo è buono, la cartina altimetrica che conosciamo si conferma nella pratica, insomma è una salita amica.
Ormai sono 23 km che pedaliamo, il desiderio di una sosta si concretizza in breve con le prime case di Bosco che emergono dai pini, acqua fresca e con un ottimo caffè nella popolata  piazza di questo centro montano. Si riparte verso Erbezzo, stessa quota, ma in un continuo saliscendi che si protrarrà per 10 km..
 Ed eccoci nel punto più qualificante del giro: è il Parco Naturale Regionale della Lessinia  che percorriamo con un girotondo di 20 km. passando per il Bivio Pidocchio mt. 1.568 (cima Coppi) e a seguire Passo Fittanze mt. 1.399 per poi chiudere su Erbezzo. 
 La salita piacevole, completamente allo scoperto, e un clima ideale ci permettono di apprezzare quanto ci circonda: una realtà economica locale basata sull'alpeggio. Le mucche cominciano ad apparire sempre più numerose e scampanellanti fino ad incrociarle sulla strada come fossero automobili, regolarmente sulla loro destra, bestioni incredibili. E che dire dal punto di vista geologico delle rocce sedimentarie formatesi 100 milioni di anni fa sul fondo del grande mare della Tetide (info by Marco). Ora emergono dai prati con i loro strati affastellati gli uni sugli altri offrendo una visione  sicuramente inusuale. Breve sosta al rifugio Passo Fittanze e poi giù per una stradina serpeggiante, panoramica prima, indecifrabile dopo nel suo percorso boscoso, perfettamente asfaltata, e qui bisogna dire un bravo a quei "fioi de cani de veronesi". 
Come detto ci si ritrova ad Erbezzo dove con altri 24 km. di discesa chiudiamo a Quinto con un tempo attivo di 4 ore alla media di 20 km/h.
Unica coglionata della giornata! Non abbiamo fatto nemmeno una foto. Va bè, amen.

venerdì 7 giugno 2013

"Giro del Garda" - Km.155 ( via Tremosine)


" Giro del Garda"  -  km.155  (via Tremosine)

Ciclopedalata denominata  "Spaghetti al cartoccio"


Peschiera - Sabato 1 Giugno 2013

Partecipano:          Gianni Bragato  -  Raffaele Caramaschi  -  Stefano Coizzi  -  
                                Roberto Fornari  -  Carlo Pizzinati  -  Orazio Scardeoni  -
                                Franco Tellini  -  Angelo Viggiano  -  Marco Zancarli  -
                                Enzo Zancarli
Motociclista:          Giovanni Boschini
Aggregati:              Gianfranco Stagi (S.Giorgio)  -  Fulvio ( Guidizzolo) -
                               Antonio (Suzzaresi)
Aggiunti:               3 giovani leoni
Note di partenza:   Angelo V. arriva da Mantova in bici perseguendo un piano diabolico
                                tutto suo.
                                Livio Boscaini, colpito da un surplus di lavoro, non c'è.
Curiosità:               Raffaele C. in partenza buca a bici ferma!! (pizzicatura camera
                                con copertoncino nuovo)

La ciclopedalata ampiamente desiderata e programmata fin dal 4 maggio con la novità della deviazione su Tremosine (mt.630) trova finalmente il suo compimento. Il tempo, attentamente studiato al computer, promette una finestra di cui i 16 ciclisti intendono avvalersi.
Si parte alle ore 8.20 con un sole che conferma la bontà delle nostre previsioni. Tutto fila liscio, peccato che dopo Cunettone, sbagliando la discesa delle Zette, ci ingarbugliamo nel traffico di Salò e saltiamo la consueta pausa caffè. La prima vescica che salta è quella di Orazio, anticipando un desiderio di Enzo che subito si porta in testa. Al primo spazio accettabile è uno svuotamento generale, l'aria non fredda, ma frizzante, ha colpito anche i più giovani. Ne approfittiamo per ripassare " dopo la terza galleria a sx per Tignale". I primi 2 km segnalati dalla cartina altimetrica con pendenze al 10/11% si dimostrano quanto mai fasulli, è roba da S.Zeno. Bene, ancora qualche chilometro e poi giù verso Limone. Chi non l'ha pensato? Quanti scollinamenti abbiamo fatto? Un calvario per chi, a corto di allenamento, si trova davanti a una selva di salite (anche al 12% e punte del 18% nel finale) seguite da illusorie discese, in realtà solo perdite di quota da recuperare faticosamente. A questo punto diventa prezioso il raccordo motociclistico di Giovanni che, facendo la spola fra i vari gruppetti, ci rassicura sulla strada intrapresa là dove, diventando una simil-mulattiera dopo un bivio,ci fa temere uno spreco di energie per una direzione sbagliata. Quando ormai ogni senso dell'orientamento pare saltato, a Vesio percepiamo che la discesa, quella giusta, è lì dietro l'ultima casa del paese e ci raduniamo. Giù a capofitto, ma le antenne si drizzano subito, occorre la massima attenzione! Il fondo buono si alterna con altro sconnesso e sporco, tracciato insidioso con traettorie imprevedibili e picchiate del 15%. La zona fresca non favorisce la scioltezza di chi scende, ti irrigidisce, si sente poi parlare di un paio di "dritti" andati bene e non c'è da stupirsi. Sento gridare alle mie spalle, mi spavento, ma per fortuna è solo una foratura di Angelo che con perizia riesce ad accostare senza danni. Lo vedo porre mano al cerchio posteriore "incandescente" e un urlo di Fantozziana memoria si perde nella valle. Nuovamente ricompattati adesso voliamo verso Riva spinti da un vento forte e favorevole che ci fa bucare una dopo l'altra le restanti gallerie belle e perfettamente illuminate. Ore 13.20 finalmente a tavola in 14 mentre i 3 giovani leoni involatisi sui pendii di Tremosine sono ormai uccel di bosco. In breve il gruppo scala piatti di "spaghetti al cartoccio", dolci e caraffe di vino bianco a volontà "parappappà" in tutta allegria e "convergenza di intenti". Il ciclista sarà considerato un pò matto, ma nessuno potrà mai capire quanto si apprezza il dopo o anche semplicemente un'acqua fresca di montagna. Eccoci tutti pronti, o quasi, per la foto di gruppo.

A pancia piena
Chi pedala, chi veleggia e chi vola!
Ecco la "convergenza di intenti" dove ci ha portato

Tutti professionalmente rientrano nel proprio rango originale e alle 15.20 si riprende a pedalare.
L'andatura è da ragioniere, prima per accomodare quanto si è mangiato, poi per amministrare al meglio la distanza per chi è a corto di fondo. In zona Malcesine cade qualche goccia di pioggia che ci accompagna per una decina di chilometri. Qualcuno incomincia a fermarsi per indossare la mantellina. Orazio ed Enzo,   che in mancanza di Paolo hanno studiato a lungo la meteorologia della giornata, invitano a proseguire visto che un debole evento era previsto, e sarà così.
Ristoro a Garda con pausa caffè. Come detto si nota la mancanza di Fulvio, "avrà esagerato a fare il ragioniere" si pensa.
Lazise e la sua salita, ultimo ostacolo della giornata, lunga ben 1.200 mt, qualcuno la sta già "temendo"!

belli e determinati
Ma chi l'ha detto! Ognuno dà il meglio di sè tenendo orgogliosamente la propria posizione. Gran bel finale! La torre dell'acquedotto, svettando sopra tutto e tutti, ci annuncia che siamo in vista di Peschiera. 
Sono le 17.50, la deviazione ci ha rubato un pò di tempo, ma il ritardo passa in subordine alla soddisfazione per i 155 km percorsi alla media di 24 km/h con un dislivello totale di 1.300 mt.
Angelo, partito in bici da Mantova, sfugge alle sirene di chi lo vorrebbe ospitare in auto e porta a compimento il suo intento con una percorrenza di giornata di 230 km.
Alla prossima! Ciao.

Blog del Pedale Bancolese

Questo blog dedicato al ciclismo e a tutti gli appasionati della bicicletta e vuole essere un modo alternativo per nuove idee e per chi vuole farsi sentire.