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lunedì 19 dicembre 2011

Natale 2011

Il Pedale Bancolese vuole  augurare a tutti i soci e a tutti i lettori del blog e alle loro famiglie un sereno Natale ed un buon  2012 in sella alla nostra amata specialissima.

mercoledì 5 ottobre 2011

Mantova - S.Zeno - Passo d.Sceriffo Km. 140


Ciclopedalata (bis) delle " Tagliatelle coi funghi "

Mantova 4 Ottobre 2011: si decide il bis di quanto già fatto martedì 12 Aprile c.a. e alla svelta, il meteo preannuncia cali di temperatura di 10 C°, non c'è tempo da perdere. Aderiscono prontamente: Felice Bassotto, Livio Boscaini, Gianni Bragato, Claudio Federici, Bruno Leasi, Orazio Scardeoni, Enzo Zancarli cui si uniscono del S.Giorgio: Valentino Rossi, Giovanni Rossi e Gianfranco Stagi.
Porta Mulina, si parte alle 8.30 meno Livio e Claudio che ci aspettano alla fontana di Valeggio S/M. Il "rendez vous" avviene in terra veneta alle 9.30. Come consuetudine si percorre l'interno per poi sfociare a Bardolino e godere della vista lungolago fino a Torri d. Benaco, inizio salita. In una giornata ideale per temperatura e soleggiamento tutto procede altrettanto idealmente per spirito di compagnia. Spirito che evapora sotto il sole già nelle prime curve della salita di 14,2 Km. che si snoda fino al Passo d. Sceriffo. Ognuno, ancora fresco di forze, ascolta le proprie sensazioni che a quanto pare sono positive visto che quasi tutti salgono come dei caprioli. E succedono le solite cose: un male di gambe imprevisto o un affaticamento prematuro, altri che cominciano a salire più saggiamente. A mezzogiorno il passo è conquistato e nel giro di 20' ci si ritrova tutti. Livio è fiero del proprio tempo di 51'58''1 decimo alla media di 16,4 Km/h, prestazione però che gli vale solo il 3° posto sul podio venendo superato in volata per mezza ruota da un Valentino in recupero. La soddisfazione generale non viene scalfita nemmeno da un evento negativo: la Trattoria nostra abituale fornitrice di "Tagliatelle coi funghi" è chiusa per turno. Ci si trasferisce in un Agriturismo ai Lumini, ma non sarà la stessa cosa......con una crostata finale da dimenticare. Per fortuna l'allegria della compagnia e la giovane "putlona" montanara che ci serve fanno passare in sott'ordine una tale carenza. Alle 14.00 si scende su Caprino, raccoglimento, levata di mantelle e via veloci verso Affi, Albisano, fontana di Valeggio dove si giunge come al solito sgranati dopo l'ultima battaglia sulla salita della pizzeria. Abbeveramento generale, ultimi commenti e via....alle 16.00 si passa da P. Mulina, 2 ore come al solito su 65 Km., non ci sono segni di invecchiamento!! e questo non è poco.
Ciao a tutti e allenatevi che nel 2012 si riprende.

venerdì 30 settembre 2011

Ciclopedalata "Val D'Adige-Passo S.Barbara"




Mama D'Avio- 24Settembre 2011: zona ritrovo ore 7.30 piazzale antistante Superm.Martinelli, strada veronese, trasferimento in auto in Val D'Adige ed esattamente a Mama D'Avio (Tn), Azienda Agrituristica "Roeno" di Fugatti, zona logistica ideale per parcheggio, lavaggio (umano) e pranzo all'aperto. Partecipano Livio Boscaini, Giovanni Boschini, Orazio Scardeoni, Franco Tellini ed Enzo Zancarli.
Stefano Coizzi con Fabrizio Peri muniti di MTB percorreranno la ciclabile in valle per 60 km.facendosi una cultura su vigneti di uva Spina, Marzemino e Teroldego.
Il potrarsi stupefacente della bella stagione ha favorito questa iniziativa che vede i nostri partire puntuali alle ore 9.00 curiosi di vivere questa nuova avventura. Ci si avvicina a Mori carichi di forze, di spirito, la strada è bella e tranquilla.....solo un venticello contrario, ma non si può avere tutto. Passato Mori, innestatici sulla strada verso il Garda, il pericolo diventa evidente, le macchine sembrano appiccicate l'una all'altra, poche centinaia di metri e velocemente inforchiamo il primo raccordo ciclabile che vediamo. Qui siamo tutti della stessa razza, ciclisti che vanno e vengono, saluti a non finire e con un paesaggio che, avvicinandoci al Passo S.Giovanni, comincia a mutare. La strada sale, alle volte si impenna con curve strette, ripiana e poi ancora risale nel bosco fino al passo. Ripiombiamo nuovamente in mezzo a un traffico assurdo, ma solo per poco, siamo costretti perchè dobbiamo indovinare il bivio a destra per Arco.
La strada ridiventa bellissima, tutta nostra, un pò in discesa, una volata e siamo ai piedi della salita a quota 125 mt.(bivio per Nago) ancora 13 Km. e ci siamo, cosa volete che sia!! Le sberle arrivano quasi subito, Livio, forse per evitarle, va via a testa bassa in una ipotetica competizione con un avversario, che però non esiste. Franco sale bene e rimane in mezzo fra la testa e la coda composta da Giovanni,Orazio ed Enzo che fra una frase smozzicata e l'altra cercano di farsi passare la strada sotto le ruote nel modo più indolore. Si studia la salita con lo sguardo, ma come sembra ripianare subito dopo arriva un'altra sberla. La cartina altimetrica che avevamo nella testa va a farsi benedire, sembra tutto più duro del 30%. Giovanni, battezzato il "camoscio dell'Appennino"visti i suoi trascorsi estivi, inaspettatamente va in crisi e allora, con quello che hai ancora davanti, sono cavoli amari.
Una giornata nera, inspiegabile, come può capitare a tutti, è il ciclismo bellezza! Nessun problema, senso di comunanza e insieme si scollina sia pure a 30' da Livio che compie l'ascesa in 1h.09'33"e qualche decimo seguito a 2'.30" da Franco. Discesa, meglio: picchiata, ma la nostra pelle ci è cara, scendiamo con i freni in mano e con tanta testa controllandoci ad ogni tornante fino a sbucare a Loppio. Mori, Avio, Mama, ormai ci siamo pur contrastati dal venticello del mattino fattosi vento e girato. Ora viene la seconda parte, non meno bella e interessante....funghi con tagliatelle (e non viceversa : chiedere a Franco), carne salada cotta e coniglio, contorno di fagioli imbragati con cotiche, Marzemino in caraffa (buono!persino vellutato), coppa gelato con frutti di bosco,caffè, compaiono e scompaiono in fretta dalla tavola assistiti freneticamente da Anna, simpatica e loquace trentenne cameriera dell'Est, sposata con un figlio (suo) di 24 anni(!?). Sarà il vino, ma i conti non tornano. Con questo interrogativo ci alziamo da tavola. Sono quasi le 16.00, soddisfatti e sazi il pensiero ora corre alla famiglia, siamo in ritardo. I chilometri sono stati 91, più del previsto e la media pedalata 21 km/h, meno del previsto. Si recupera con l'autostrada e già si pensa alla prossima. E' la Mn-S.Zeno zona Sceriffo di km.140 che chiuderà la stagione, perciò a presto!!

mercoledì 29 giugno 2011

"Ciclopedalata delle Ciliege" - Peri - Fosse di Km. 103





Sabato 25 Giugno: giornata piena di sole con umidità bassa, il che ci permetterà una panoramica sul Garda dai Monti Lessini come non mai. Si parte dal Mercato Ortofrutticolo di Valeggio S/Malle ore 8.30.

Si presentano: Felice Bassotto, Livio Boscaini, Giorgio Guernieri, Andrea Dalolio,
Franco Tellini, Marco Zancarli, Enzo Zancarli + Fulvio ospite gradito del gruppo Guidizzolo. Strada piacevole come la compagnia che alterna momenti loquaci a momenti pensierosi vuoi per chi è la prima volta (Felice, Marco, Andrea) vuoi per chi ha la bici nuova da testare in salita (Felice, Livio) o vuoi per chi, reduce da una settimana in montagna, spera una volta tanto di avere vita facile (Franco). Un cartello ad
inizio salita avverte: lung. 9 km.- disl. 800 mt.- p. media 8.9% terminando con un minaccioso p. max 15% a mio avviso un po’ esagerato (vedi 7° km. per 600 mt.). Forse per il cartello e anche un po’ per i primi 500 mt. subito al 10%........fatto sta che Andrea alza un bandierone bianco, saluta tutti, gira la bici e ci lascia gli altri 8.500 mt. tutti per noi. Dispiace, ma se non senti dentro le sensazioni giuste è meglio così…..il ciclista oltre alle gambe deve usare anche il cervello. Che dire della salita. Tutto come previsto…….mancando la “lepre” Livio fa la lepre di se stesso immolandosi in un mare di sudore con un tempo di 52’e 57", mentre gli altri, pur desiderosi di fare una buona prestazione, salgono accortamente pensando al dopo. Questa accortezza viene scambiata per crisi da una ciclista biondina che incoraggia Enzo e Marco con un “dai che è l’ultimo chilometro”. Certo.... sale bene.....forse abita a Peri e va tutti i giorni a Fosse a prendere il pane! Il più beato di tutti è certamente Fulvio che sale seraficamente e conclude la sua performance almeno 30' dopo gli altri arrivando, come si dice, a scodelle lavate. Quindi morale alto anche per lui, un buon caffè e via in discesa alla caccia un pò disperata delle ultime ciliege che troviamo più sotto dopo il bivio per Sant'Ambrogio di Valpolicella. Ogni ciclista adotta un albero, sono veramente al limite, ma di una bontà esagerata, sanguinolente, tanto che Marco si inventa un rigagnolo sul braccio e fingendo di essersi fatto male fa gelare il sangue a Giorgio e Fulvio. Si ride, foto, panorama perfetto sulla piana sottostante con la rocca di Garda e Sirmione in evidenza. Si chiude l'anello a Sega e si risale per la strada fatta in precedenza verso Piovezzano e su ancora fino allo scollinamento di Pastrengo. Livio, non ancora pago della fatica, scatta con un buon piglio, ma Enzo si incarica di inseguirlo e di metterlo a ruota per toglierli almeno questo GPM sia pure di 3^ categoria. Replay in cima alla salita della pizzeria prima di Valeggio dove Livio, approfittando della presa di fiato generale, scatta sorprendendo parzialmente Giorgio e poi a seguire Enzo in una battaglia fin dentro Valeggio dove " l'uomo nero" si deve accontentare del terzo scalino del podio. Ci si raduna alla fontana, una bella lavata di faccia sembra levare anche un pò di fatica che tutto sommato non è stata neanche esagerata. Per la cronaca Franco T. ha fatto il giro con partenza e arrivo a Mantova.
Un giro certamente da ripetere in futuro.

lunedì 27 giugno 2011

Zoncolan e Crostis


Giovedì 23 giugno alle 7 in punto Aurelio Battiston, Marco Allevi, Giovanni Maddalena e Luca Maretti, sono partiti per l'annuale raduno UIC , l'associazione che unisce gli amanti delle grandi salite alla quale i nostri soci sopracitati aderiscono, che quest'anno si è svolto in quel di Arta Terme località Friulana in provincia di Udine. Programma, giovedì pomeriggio subito salita al mitico Crostis, magarì, arrivati là una perturbazione copriva praticamente tutta la montagna con nuvole a dir poco minacciose, si decide così al momento di deviare per un giro un pò più leggero direzione Paluzza per evitare di beccare l'acqua, per salire alla forcella di Lius, passo del Duron e ritorno da Paluaro, 36KM circa. Già dall'inizio si deduce che la strada è tuttaltro che facile 6 KM che portano ai 1070 mt (slm) con pendenze che raggiungono il 19%, poi per passo del Duron, praticamente saltato senza grandi fatiche e ritorno per una bellissima strada panoramica tra paesini e natura.

Venerdì mattina, dopo colazione, visto che il tempo non è male Luca decide di affrontare lo Zoncolan da Ovaro,il versante affrontato nell'ultimo giro d'italia, mentre Aurelio, Marco e Giovanni, decidono la scalata da Sutrio, salita affrontata nel giro del 2003 e tappa vinta da Gilberto Simoni, un pò meno impegnativa nei primi 9 Km ma terribile negli ultimi 3. Il versante di Ovaro (terribile) 10.2 Km con pendenza media del 11,9 % ma con i 5 Km centrali mai sotto al 15%. il  garmin di Luca  ha addirittura segnato 2,5 km con pendenza media del 16,6. Luca dopo aver scalato Salla Valcalda si getta in discesa verso Ovaro e alle 10,30 in punti si trova davanti alla porta dell'inferno. Dopo un ora e mezza di fatica e dopo aver sudato sette camicie, dato che il versante da Ovaro era sotto vento un caldo umido accompagnava la scalata.
Senza darci appuntamento , ci ritroviamo sulla cima dello Zoncolan alle 12 precise.
Foto di rito, cambio di maglie(bagnate e dire poco) e giù in picchiata a Sutrio , proseguendo per Arta Terme dove troviamo un ottimo ristorantino per rificillarci, dopo le fatiche, con pasta e torta di ottima fattura.


All'ora di cena, ci ritroviamo con gli altri soci UIC ( una ventina circa) i quali con a capo il presidente Giorgio Rossini decidono per l'indomani. Ritrovo a Sella di Rioda, una sessantina di chilometri da Arta Terme per l'inaugurazione del nuovo passo, foto di gruppo e pranzo a Casera Razzo. Luca e Giovanni, visto il poco tempo rimasto , domenica si torna a casa, decidono di declinare l'invito e di scalare il Crostis, salita annullata all'ultimo giro d'italia prima dello Zoncolan, mentre Aurelio e Marco accettano. Sabato mattina Luca e Giovanni partono in bici per il Crostis, dopo aver scalato Sella Valcalda, per Luca è la seconda volta in due giorni, arrivati a Ravascletto prendono la diretta per Tualis senza passare da Comelians, altitudine 900m (slm) ed in 10KM porta al Monte Crostis 1982m(slm), salita molto bella quasi tutta nel bosco con cartelli che segnalano Km per Km la pendenza che si andrà ad affrontare. Arrivati in cima il tempo dapprima molto bello e con temperatura gradevole in un batter d'occhio si rannuvolava e la temperatura scendeva rapidamente tanto da far decidere ai due ciclisti di vestirsi e scendere velocemente per paura della pioggia. Aurelio e Marco si recano all'appuntamento con gli altri soci per foto e pranzo, scalando dapprima la Forcella del Lavardet poi Sella di Razzo ed in fine il Valico di Ciampigotto dove è posizionata  anche l'ottima  trattoria ( casera Razzo) dove i nostri ciclisti  hanno degustato prelibati piatti locali..
Concludendo, una tre giorni di montagna in compagnia , scalando cime mitiche e ritrovandosi con amici che si incontrano una volta all'anno tutti amanti della bicicletta e delle nostre bellissime montagne.
Il raduno UIC del 2012 dovrebbe svolgersi a Dobbiaco. Arrivederci

mercoledì 15 giugno 2011

Da Sanremo a Nizza..........



Sabato 11 Giugno 2011 il pedalatore bancolese Roberto Fornari, in perfetta divisa sociale, stimolato da una chiaccherata con l'altro Roby del gruppo, ha effettuato un interessante percorso ponentino che partendo da Sanremo l'ha portato a Nizza, cuore della Costa Azzurra, passando per quella strada chiamata "l'alta cornice" che sovrasta la costa tirrenica ad un'altezza di 500/600 mt.
Dopo Sanremo verso ovest, si incontra Ospedaletti che è
noto per avere il clima migliore di tutto il Mediterraneo (Mare Nostrum); dopo qualche chilometro si arriva a Bordighera.

Passando per un'area densamente urbanizzata (poco adatta
al ciclismo) si arriva in breve a Ventimiglia e da lì, fatti altri 5 Km,al
confine di stato che è in corrispondenza di un'area chiamata "Rocce rosse"(così chiamata perchè la scogliera sembra bagnata da una gigantesca
chiazza
sanguigna) dove risiede un museo paleolitico che custodisce gli scheletri dei nostri progenitori sapiens, antichi abitanti di quest'area.
Superato il confine identificato dai vecchi edifici doganali, con l'accompagnamento del benevolo augurio dei gendarmi francesi, si giunge subito a Menton (Mentone) che mostra immediatamente e palpabilmente la differenza tra la povertà della costa italiana e la ricchezza di quella
francese.

Poco fuori Menton si inizia leggermente a salire, entrando a Cap Martin, poichè questa seconda località sorge su un promontorio roccioso, ed appena fuori dal paese si imbocca sulla destra la salita per l'alta cornice. La salita, pedalabile e costante, si inerpica tra ville e macchie di splendida vegetazione mediterranea strabordante di fiori colorati ed inebiante di profumi.
A metà salita, per chi vuole fermarsi, si incontra il villaggio di Roquebrune dove vive da circa 2.000 anni un immenso ulivo piantato dai romani (antichi) ed ancora fruttifero di saporitissime olive.

Arrivati al culmine della salita la strada procede più o meno in quota, ma attraverso un paesaggio diventato più selvaggio e roccioso; ancora qualche chilometro in lievissima salita e si perviene a "La Turbie" ove risalta a picco sul mare il "Trofeo delle Alpi" (di cui si allega foto, ahimè sfocata), fatto erigere da Ottaviano Augusto dopo aver debellato la rivolta dei galli, conquistati da Giulio Cesare solo pochi decenni prima.
Prima e dopo La Turbie, affacciandosi dal parapetto stradale ci si accorge di sovrastare una baia di ampiezza 4/5 Km solcata da numerosi natanti e, sulla terra ferma, densamente costruita con altissimi palazzi e più verso monte villette con piscina: è Montecarlo in tutto il suo sfarzo. Di tale nota località non sono state prese immagini poichè l'autore (ciclista) non condivide l'immagine di capitalismo parassita che trasmette anche vedendola dalla cornice.
Nizza è ormai abbastanza vicina, pertanto si prosegue sempre sull'alta cornice (pare ci siano anche una media ed una bassa cornice) che a tratti devia un pò all'interno, aprendo scenari spettacolari sulla Provenza; si scende poi a rotta di collo per gli ultimi 6 Km che terminano proprio in città (anche qui ho preso una foto sfocata giacchè il cellulare meglio di così non può fare).
Quest'area è morfologicamente molto interessante perchè la costa montuosa sulla quale sono tagliati gli ultimi 3 km di discesa (al 10% dichiarato) è a picco sulla pianura occupata da Nizza, perciò la strada sbocca ripidissima proprio su un asse residenziale piuttosto importante parallelo alla montagna.
La lunghezza di questo percorso è poco meno di 57 Km, ma ora si deve tornare a casa per la stessa strada e, come visto più sopra, la salita da questo lato è piuttosto impegnativa.............. (tra andata e
ritorno 4 ore e 50 minuti in sella).







mercoledì 1 giugno 2011

" GF Carlo Dapporto " di Km. 95


Sanremo - 3 Ottobre 2010
Il Ped. Bancolese sul Poggio di San Remo.
Tale avvenimento si è verificato in occasione della GF Carlo Dapporto, indimenticato attore nato proprio nella città dei fiori, cui ha partecipato il nostro tesserato Roberto Fornari sfoggiando la nuova divisa.
Il percorso, di straordinaria bellezza, parte da Sanremo e segue la SS Aurelia fino ad Imperia dove, dopo repentina svolta a sinistra, risale la valle del torrente Impero. La salita è lunga, ma molto dolce e dopo lo scollinamento sulla cresta appenninica inizia una vorticosa discesa che riporta i ciclisti nella stupenda valle Argentina. Lo sbocco della valle ad Arma di Taggia è il preludio alla scalata del Poggio, lunga circa 4 km, ma assolutamente pedalabile e con spettacolare vista mare. La fatica, dopo 95 Km intensi, termina proprio sul mitico Poggio tra due ali di folla festante.

mercoledì 25 maggio 2011

"2° Memorial Gianfranco Tontini" Cicloraduno DLF






Domenica 22 Maggio 2011: raduno annuale alla memoria di un caro amico oltre che di un vero appassionato di ciclismo. Il P. Bancolese risponde massicciamente e presenta alla partenza ben 24 ciclisti come mai era successo anche se in pochi hanno conosciuto nella vita Gianfranco. Lo spirito di servizio, il fare una passeggiata tutti in compagnia e, perchè no, una buona risottata finale sono sicuramente armi vincenti. E infatti vinceremo il 1° premio molto ricco in natura, natura che non durerà molto. Che dire della passeggiata del tutto rilassante, ma tanto rilassante da presentare un aspetto comico. Enzo, al bar giardino di Castelletto Borgo, intento a pagare le consumazioni offerte dal P.B., all'uscita non trova più nessuno ed è costretto a inseguire per tutto il ritorno preoccupato di salvarsi almeno il risotto. Complimenti al DLF per i premi generosi e per l'ottimo "risotto col bis". E provate voi a mangiarlo dopo che avete pedalato, è di un buono.........per chi non ha mai provato alla prossima!!

lunedì 9 maggio 2011








"Giro del Lago di Garda" - Km.141
Ciclopedalata dei "spaghetti al cartoccio"
Sabato 7 Maggio 2011: giornata di sole, aria frizzante, temperatura ideale per affrontare quanto programmato.
Convergono al punto convenuto: Giovanni Boschini, Stefano Coizzi, Bruno Leasi, Orazio Scardeoni, Franco Tellini, Enzo Zancarli + Fulvio (Guidizzolo). In bici da Mantova Roberto Fornari e Renzo D. Bosco (DLF). In bici da Valeggio S/M Gianni Bragato + Antonio (Suzzaresi). A sorpresa si presentano all'appuntamento Felice Bassotto e Marco Zancarli buttando alle ortiche ogni perplessità di tenuta o impegno famigliare. Sorpresa negativa invece per Livio Boscaini che, per un surplus di lavoro, non ce la fa a superare il "niet" della moglie.
Partenza ore 9.00 con divaricazione già concordata, Stefano va a destra per la Gardesana Orientale, gli altri 12 per la Occidentale sfidando le numerose gallerie. Passo giusto, alternanza al comando, regolarità sono gli ingredienti per un giro che sia alla portata e di soddisfazione per tutti. Questa volta infiliamo con sicurezza la panoramica discesa delle Zette che piacevolmente ci introduce nella splendida Salò. Caffè di rito e poi via per Gardone, Maderno, Gargnano per poi infilare le prime 3 gallerie di 900,600,500 mt. non illuminate, ma con aperture intermittenti che permettono una marcia attenta, ma sicura. Tutto "sembra" filare liscio anche se sintomi premonitori ci sono già stati: Bruno (perdita lampeggiante posteriore), Franco (perdita pila manubrio), Enzo (infiacchimento improvviso luce posteriore). La trappola si presenta nella semicurva di una galleria: una fila di luci saltate ci fa piombare improvvisamente nel buio completo con Renzo dietro che grida (una volta tanto giustamente) di non rallentare. Sono 5,6 forse 7 secondi in cui ti sembra di galleggiare e perdi ogni senso della posizione e di riferimento sui tuoi compagni. Nemmeno il tempo di rallegrarci per lo scampato pericolo che nella successiva galleria "replica"!!! L'anno scorso era andato tutto liscio tanto che sembrava superfluo portarci dietro tante torce e invece ........... Va bene, è andata. Rincuorati dalle successive gallerie molto visibili aggrediamo il resto della strada (tanto adesso pende sempre) e in un attimo siamo al Ristorante S. Nicolò per il "rendez-vous" con Stefano che infatti ci sta aspettando.
Che dire a questo punto........una festa mangereccia che resta al centro della pedalata. Arrivano terrine calde con porzioni da 3 e anche da 4 in cui ognuno si serve anche per la seconda e terza volta ( e quarta se ce la fa, tanto è vero che qualcosa è avanzato) e, per dirla tutta, gli spaghetti rimangono sempre bei caldi avvolti nella carta stagnola. Per stomaci ancora disponibili dolce, caffè per tutti e via. Siamo sulla via del ritorno, vento contrario come previsto e Stefano che a 27 km/h ti perde le ruote una, due volte. "Stefano cosa mi dici?" - "Sono gli spaghetti" risponde secco. D'accordo penso, ma questo chi lo porta a casa? E invece l'omone, forte dei suoi 92 Kg.(dichiarati da lui), entra piano piano in carburazione e comincia a stantuffare come una locomotiva piena di carbone (strappo di Lazise a parte). Sosta a Garda e caffè per tutti offerto dal Ped. B.(che sforzo, deh!!). Si arriva a Peschiera alle 16.30, media sul pedalato 28,6.
Una bella gita, una bella giornata, una bella compagnia......state in campana perchè ne seguiranno altre!

sabato 23 aprile 2011

Mantova-S. Zeno-Loc. Sceriffo di Km. 140

Ciclopedalata delle “Tagliatelle coi funghi”

Martedì 12 Aprile 2011. Si vuole aprire la stagione con una escursione non troppo impegnativa, salite medio dolci alla portata di tutti……magari invitando l’amico Giorgio Finesso (che subito accetta) vero apripista e condottiero dietro al quale infilarsi per la quasi totalità del percorso, salita esclusa. Partecipano: in prima battuta per dovere di ospitalità e rispetto per un grande appassionato Giorgio Finesso (Formigosa). A seguire Livio Boscaini, Roberto Fornari, Giorgio Guernieri, Bruno Leasi, Orazio Scardeoni, Enzo Zancarli (Ped.Bancolese) quindi Valentino Rossi, Roberto Fornari (omonimo), Gianfranco Stagi (S.Giorgio) e Renzo Dal Bosco (D.L.F.).

Partenza 8.30, giornata primaverile/estiva che ci mette subito di buon umore favorita dal fatto che Giorgio Finesso è già in testa e chiede solo che strada fare: si punta verso il Garda, ma per vie interne che ci garantiscano più sicurezza e un maggior dialogo fra noi. Quindi a Castelnuovo D.G. si oltrepassa la SS11>Colà di Lazise>si passa sotto Calmasino>strada panoramica e discesa a rotta di collo su Bardolino (a futura memoria occhio che a metà discesone c’è un passaggio pedonale sopraelevato sul quale si rischia il decollo!!). Il paesaggio sempreverde della Gardesana ci stimola ad un ritmo più elevato e, superato al volo lo strappo di Punta S.Vigilio, in un attimo si arriva a Torri d.Benaco.

Inizio salita di km. 15 ed è tutta un’altra storia. Contrariamente alla consuetudine di un inizio dolce (con testa, si può anche dire), l’incitamento di Renzo D.B. (l’uomo dell’ alè, alè, però l’è sempar da drè) e la smania di Livio di provare finalmente la sua nuova “Fontana” rompono l’equilibrio e inizia una corsa dell’uno sull’altro che si protrae per tutto il percorso, salta anche la sosta alla fontana di S.Zeno in cui normalmente ci si raggruppa. Tutti si sentono cacciatori di qualcuno e allo stesso momento lepre di qualcun altro. Il risultato, per la statistica, è un miglioramento da Mantova di 20’ rispetto all’anno scorso. L’arrivo alla trattoria è allietato dalla presenza di due cicliste straniere piuttosto carine che prendono beatamente il sole e se la ridono di gusto. Giorgio Guernieri “fiuta” che siano Inglesi e si avventura in un difficile discorso dei suoi tempi scolastici quando nel 1° compito in classe prese un 2. Enzo, fresco allievo di un corso di Inglese “by computer”(è al 4° CD su 12) si lancia ingenuamente in soccorso per una traduzione che, complicata dalla fatica, non fa altro che aumentare la gaiezza delle due che ridono divertite. L’arrivo di Roberto Fornari (omonimo del nostro), che parla un perfetto tedesco, chiarirà la situazione: sono Austriache. Scende lo scoramento, ma è solo un attimo……arrivano le “tagliatelle coi funghi”, tutti a tavola!!

Arrivati alle 11.50 si riparte alle 13.05, si scende per i Lumini tutti sgranati e attenti nella zona verso i tre quarti piuttosto insidiosa…..i pensionati sono i più guardinghi, non tanto per l’età, ma perché in pensione si sta di un beeeene!!!

Alle 15.05, dopo 65 km., siamo davanti all’AGIP di Porta Mulina, due ore come al solito (anzi anche qui 10’ in meno), una sola fermata alla fontana di Valeggio. Il ritmo è stato continuo e di buon livello, gradito da tutti…….ma è tutta discesa. Ci guardiamo, non ci sono facce stravolte. Stiamo diventando come il vino?? …..invecchiando miglioriamo. Il pensiero corre al prossimo appuntamento di sabato 7 Maggio, giro del Garda, “Spaghetti al cartoccio”!

Blog del Pedale Bancolese

Questo blog dedicato al ciclismo e a tutti gli appasionati della bicicletta e vuole essere un modo alternativo per nuove idee e per chi vuole farsi sentire.