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mercoledì 15 giugno 2011

Da Sanremo a Nizza..........



Sabato 11 Giugno 2011 il pedalatore bancolese Roberto Fornari, in perfetta divisa sociale, stimolato da una chiaccherata con l'altro Roby del gruppo, ha effettuato un interessante percorso ponentino che partendo da Sanremo l'ha portato a Nizza, cuore della Costa Azzurra, passando per quella strada chiamata "l'alta cornice" che sovrasta la costa tirrenica ad un'altezza di 500/600 mt.
Dopo Sanremo verso ovest, si incontra Ospedaletti che è
noto per avere il clima migliore di tutto il Mediterraneo (Mare Nostrum); dopo qualche chilometro si arriva a Bordighera.

Passando per un'area densamente urbanizzata (poco adatta
al ciclismo) si arriva in breve a Ventimiglia e da lì, fatti altri 5 Km,al
confine di stato che è in corrispondenza di un'area chiamata "Rocce rosse"(così chiamata perchè la scogliera sembra bagnata da una gigantesca
chiazza
sanguigna) dove risiede un museo paleolitico che custodisce gli scheletri dei nostri progenitori sapiens, antichi abitanti di quest'area.
Superato il confine identificato dai vecchi edifici doganali, con l'accompagnamento del benevolo augurio dei gendarmi francesi, si giunge subito a Menton (Mentone) che mostra immediatamente e palpabilmente la differenza tra la povertà della costa italiana e la ricchezza di quella
francese.

Poco fuori Menton si inizia leggermente a salire, entrando a Cap Martin, poichè questa seconda località sorge su un promontorio roccioso, ed appena fuori dal paese si imbocca sulla destra la salita per l'alta cornice. La salita, pedalabile e costante, si inerpica tra ville e macchie di splendida vegetazione mediterranea strabordante di fiori colorati ed inebiante di profumi.
A metà salita, per chi vuole fermarsi, si incontra il villaggio di Roquebrune dove vive da circa 2.000 anni un immenso ulivo piantato dai romani (antichi) ed ancora fruttifero di saporitissime olive.

Arrivati al culmine della salita la strada procede più o meno in quota, ma attraverso un paesaggio diventato più selvaggio e roccioso; ancora qualche chilometro in lievissima salita e si perviene a "La Turbie" ove risalta a picco sul mare il "Trofeo delle Alpi" (di cui si allega foto, ahimè sfocata), fatto erigere da Ottaviano Augusto dopo aver debellato la rivolta dei galli, conquistati da Giulio Cesare solo pochi decenni prima.
Prima e dopo La Turbie, affacciandosi dal parapetto stradale ci si accorge di sovrastare una baia di ampiezza 4/5 Km solcata da numerosi natanti e, sulla terra ferma, densamente costruita con altissimi palazzi e più verso monte villette con piscina: è Montecarlo in tutto il suo sfarzo. Di tale nota località non sono state prese immagini poichè l'autore (ciclista) non condivide l'immagine di capitalismo parassita che trasmette anche vedendola dalla cornice.
Nizza è ormai abbastanza vicina, pertanto si prosegue sempre sull'alta cornice (pare ci siano anche una media ed una bassa cornice) che a tratti devia un pò all'interno, aprendo scenari spettacolari sulla Provenza; si scende poi a rotta di collo per gli ultimi 6 Km che terminano proprio in città (anche qui ho preso una foto sfocata giacchè il cellulare meglio di così non può fare).
Quest'area è morfologicamente molto interessante perchè la costa montuosa sulla quale sono tagliati gli ultimi 3 km di discesa (al 10% dichiarato) è a picco sulla pianura occupata da Nizza, perciò la strada sbocca ripidissima proprio su un asse residenziale piuttosto importante parallelo alla montagna.
La lunghezza di questo percorso è poco meno di 57 Km, ma ora si deve tornare a casa per la stessa strada e, come visto più sopra, la salita da questo lato è piuttosto impegnativa.............. (tra andata e
ritorno 4 ore e 50 minuti in sella).







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Blog del Pedale Bancolese

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