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giovedì 7 ottobre 2010

Giro del "Lago di Garda" di km.143


Sabato 2 Ottobre: si organizza di sabato per dare la possibilità anche a chi lavora. Il percorso è paesaggisticamente stimolante, altimetricamente rassicurante, chilometricamente abbordabile stante l'ampia pausa pranzo programmata nelle vicinanze di Riva.
Aderiscono: Franco Tellini, Bruno Leasi, Livio Boscaini, Orazio Scardeoni, Giorgio Guernieri, Lido Verona, Enzo Zancarli >> ospiti graditi Enzo Ferrari, Renzo D.Bosco, Alberto Lamagni. Purtroppo Gianni Bragato, per una indisposizione stagionale, deve rinunciare suo malgrado.
Lode a chi partecipa per la puntualità, ore 9.00 partenza in un clima elettrizzato sia per chi è la prima volta, sia per chi manca da anni. In località Moniga superiamo una eterogenea comitiva di ciclisti clamorosamente impegnati su una salitella di 300 mt. che noi ci beviamo con facilità. Alla loro affermazione di fare il giro completo ci chiediamo se il furgone che li segue sia in grado in seguito..... di contenerli tutti! Una serie impressionante di rotatorie mette in difficoltà il nostro orientamento e l'intendimento di raggiungere Salò per la mitica discesa delle Zette. Mancata! Sfottò per Renzo D.Bosco solo capace di seguire i binari (ex ferroviere), ma anche ad altri alternatisi alla guida non è andata meglio. Ci consoliamo in una Salò accogliente e frequentata con un buon caffè. Gardone, Gargnano, Limone ci incantano, splendide località avvolte in un mondo di alberi sempreverdi. Le gallerie sono sempre più frequenti, la mano di Livio corre al controllo posteriore del faretto (stabile da due anni dice lui) che inopinatamente si stacca e rotola beffardo in un burrone. Niente paura, meglio del previsto. Dopo una galleria di 2 km. non illuminata, con aperture qua e là, le restanti vengono percorse "al volo" perchè davanti a noi si è posto un gruppo di 15 ciclisti che al ritmo di 35 km/h ci fa da apripista in una scia di retroluci lampeggianti. Riva è bella e affollata da gente che si attarda ai tavolini. E' poco dopo mezzogiorno e anche noi ci sediamo a tavola dove ben consigliati consumiamo degli "spaghetti al cartoccio"(peperoncino, sugo e frutti di mare) degni di nota per qualità e quantità. Chiudiamo con una fetta di dolce, caffè e riprendiamo giusto in tempo per accodarci al gruppo di ciclisti incontrati in precedenza. Ora la velocità è superiore, dai 35 km/h in sù, nonostante un venticello non favorevole. Li seguiamo per 30 km. fino a quando il buonsenso ci consiglia di mollarli (3 dei loro avevano già ceduto!) optando per una digestione meno a rischio. Un caffè a Garda, anch'essa piena di vita, e via verso Peschiera dove arriviamo alle 15.40 dopo 5 ore di corsa effettiva alla media di 28,6 km/h circa.
Tutto è andato per il meglio, il clima è stato mite, la mangiata superba, ci possiamo guardare in faccia e sorridere......la fatica non l'ha fatta da padrona!

martedì 28 settembre 2010

Cicloraduno a marcia libera - DLF Mantova - Memorial Radames Bassi e Renzo Bertolaso







Domenica 26 Settembre 2010.

Sono presenti: Bassotto Felice, Boccanera Flavio, Boscaini Livio, Boschini Giovanni, Bragato Gianni, Chilesi Moreno, Forini Roberto, Greatti Bruno, Guernieri Giorgio, Leasi Bruno, Maretti Luca, Peccini Fulvio, Pianeda Stefano, Sarzi Amadè Corrado, Tellini Franco, Verona Lido, Zancarli Enzo.
La giornata è invitante, l'aria è frizzante come il P.B. che alle 8.30 parte compatto e pieno di iniziative che però restano sopite fino al ristoro di Borghetto "chez Patrizia" sempre pimpante e sorridente. Si riparte, appena il tempo di attraversare il Mincio e già si vede da lontano un ciclista in fuga sulle rampe verso Cà Picard. Ma è Corrado grida qualcuno incredulo. Ci si scuote più dalla sorpresa che da altro e l'inconsapevole fuggitivo ( forse era partito prima) viene presto raggiunto. Strada Cavallara, Volta M. vengono superate con il gruppo percorso da continue scosse che lo riducono in due e a volte in tre tronconi fino al ricongiungimento alle porte di Pozzolo. Ma è proprio lì che da dietro noto un movimento: Luca M.e Gianni B., a contatto con altri ciclisti aggregati, forzano il passo e Bruno G. è lesto a seguirli. Avverto, nel caso si voglia divertire, Bruno L. che prontamente risale il gruppo e riesce a prendere un treno (del resto era ferroviere) che rivedremo solo all'arrivo. Livio Boscaini, fresco reduce da influenza, tenta in ritardo un disperato inseguimento nonostante alla ruota abbia Antonio del Formigosa che, oltre a non dargli il cambio, gli spacca i maroni perchè desista. All'arrivo in Viale Fiume, Giorgio G.con uno scatto felino brucia un rilassatissimo Enzo Z. negli ultimi metri (una storia che si ripete ormai da 25 anni, da cui sembra ricavare ancora soddisfazione, quindi...alla prossima!).
E adesso tutti a tavola davanti ad un ottimo, abbondante risotto con un Lambrusco che......corre.
Quest'anno conquistiamo il 1° premio: trofeo e mezzo prosciutto crudo e già la testa corre a come e dove giustiziarlo.

mercoledì 18 agosto 2010

Cicloturistica del Baldo "Piccolo Stelvio" di Km.93




Martedì 17 agosto 2010. All'arrivo ad Affi è un coro spontaneo di soddisfazione per la bellezza del paesaggio, per la giornata soleggiata con temperatura ideale e in definitiva per aver digerito una pedalata piuttosto impegnativa con piena soddisfazione di chi nel suo intimo l'aveva temuta. Sto parlando del Passo S.Valentino: dislivello da Avio fine paese mt.1.160 per 15 km. con pendenza media del 7,7% e a seguire Rifugio Graziani: dislivello mt.300 per 5 km. con pendenza media del 6% in apparenza favorevole stante la dolcezza del 1° chilometro.
Ritrovo ad Affi davanti alla chiesa con fontana a due passi, partenza ore 9.00.
Si presentano: Bruno Leasi, Orazio Scardeoni, Franco Tellini, Enzo Zancarli + graditi ospiti Giorgio Finesso (ormai un abitue' - G.S.Formigosa) e Valentino Rossi ....in bici ( G.S. San Giorgio).
Il gruppo procede spedito "ma con testa" visto che in valle c'è un vento birichino che Giorgio Finesso si incarica di tagliare e così sarà fino ad Avio dove prendiamo fiato con una ricarica di borracce e una discarica di vesciche pronti per l'assalto.
Mai vista una dissociazione così fulminea, di botto siamo tutti sgranati......evidentemente tutti hanno presente la lunghezza della salita e ognuno la imposta come meglio crede per evitare un crollo finale. E va bene così. L'ultimo ciclista viene affiancato da uno di noi per una compagnia precauzionale fino al 10° km., dopodichè la disgregazione raggiunge il 100%. Punti critici fra il 5° e il 6° km., in zona diga e in zona arrivo dove tutti a turno abbiamo dribblato un mandria di vacche che scendeva beatamente in mezzo alla strada. Pur stanchi dobbiamo guardarle negli occhi per capire se incrociarle a destra o a sinistra, via una sotto l'altra, in uno slalom grottesco. A San Valentino ci si raccoglie al bar "Al Passo"con mangiata di panini nostrani e fette di torta alla ricotta locali pronti per l'ultimo balzo. Ed eccoci al Rifugio Graziani crocevia di bici da corsa e di MTB che scendono precipitosamente dai pendii sovrastanti, vera fusione di passioni complementari fra loro. Si prosegue e come non fermarsi al bar di Bocca Navene, vera balconata sul Lago di Garda di fronte a Campione sulla sponda opposta e alle cime dell'Adamello con accanto la Presanella fino a spingerci a vedere, su una ulteriore passerella, parte di Riva del Garda con sullo sfondo il Gruppo del Brenta. Dopo un altro caffè preso in breve tempo, carichi di caffeina, scendiamo attenti come non mai perchè la strada è stretta e insidiosa e non ammette sbagli. Pensiamo alle nostre famiglie, al nostro stato di beati pensionati e subito la mano corre sul freno. Eccetto Franco, unico lavoratore del gruppo che, non immaginando ancora quando mai potrà andare in pensione, si lascia prendere un po' la mano dalla velocità e in località Novezza, zona ex sciovie, viene tradito dalla sua fedelissima che va in una vibrazione incontrollabile. In questi casi c'è solo da frenare e avere la fortuna che la strada si mantenga diritta! Lo spavento patito lo relegherà in coda al gruppo per tutto il resto della discesa. Da Caprino piombiamo su Affi in pochi minuti, sono le 14.30. Gli sguardi, come detto, sono carichi di soddisfazione quindi........alla prossima!

domenica 8 agosto 2010

Dobbiaco in MTB


Tre amici del Pedale Bancolese: Orazio Scardeoni,Carlo Pizzinati e Paolo Mossini hanno progettato e portato a termine una breve vacanza di 4 giorni dal 26 giugno al 29 giugno. La Casa Alpina in quel di Dobbiaco come efficiente base logistica per partire riposati e rifocillati. La bici scelta è la MTB per quattro tappe tutte prevalentemente su stupendi sterrati in quota che spesso si sovrappongono alla mitica gara annuale SUD DOLOMITI SUPERBIKE (sede del campionato del mondo MTB)

Il giorno d’arrivo, dopo la sistemazione in mansarda ed il pranzo effettuiamo la prima uscita, breve sgambatina d’ambientamento, a P.Cimabanche (m.1500) ed una breve escursione di un sentiero sterrato molto bello che ci porta in quota, a noi sconosciuto…..giusto per ingannare il tempo. Ritorno a Dobbiaco, Km 38, 2h 14’, dislivello 600m.c.a.

Il terzo giorno è previsto raggiungere l’altopiano Prato Piazza. La direzione è il laghetto di Dobbiaco e poi quello di Landro, a Carbonin, a destra, prendiamo per una carrareccia militare, svariati tornanti nel bosco, un fondo parecchio mosso ed accidentato con qualche inserto d’asfalto con una pendenza media del 7,5% costante ci porta a Prato Piazza, la prima cosa che ci colpisce è un forte abbastanza ben conservato della “seconda”ed al Rif. Vallando (2100m) si apprezzano stupendi scorci sul gruppo Cristallo, la Croda Rossa e la Croda del Becco e……si capisce il perché! Ci rifocilliamo, foto di rito e giù a rotta di collo, su un confortevole asfalto che ci porta in un baleno a Brukele (Ponticello) e poi al bivio Braies, facile raggiungere 65/75 km/h nonostante le ruote grasse! Al bivio (1200m) prendiamo a sinistra in direzione Braies, il sole picchia ed inizia un po’ ad infastidire ma per fortuna troviamo la bella forestale nel bosco a sinistra che ci porta, (non senza forti pendenze e grande impegno, siamo scesi tutti e tre di sella in alcuni punti tosti) in quota di nuovo di un centinaio di metri sopra il lago di Braies che è a1500m. Riscopriamo un magnifico laghetto ed, ahimè, l’onnipresente turismo di massa. Ritorniamo in direzione V.Bassa su un velocissimo bigliardo d’asfalto, sul compiuterino leggiamo…..85km/h…ma siamo costretti a frenare per traffico, gulp che strizza!! Rientriamo indenni alla Casa Alpina. Km 60 dis. 2000m c.a. 4h 30’.

Riscaldamento (ne abbiamo bisogno) fino a Sesto poi dalla chiesetta del paese si dipana una stradina in salita, subito impervia con pendenza a due cifre, in asfalto e piano piano ci inoltriamo nel bosco, un po’ di fresco, dopo alcuni chilometri l’asfalto si trasforma in un compatto e polveroso sterrato che con belle zeta ci porta in quota agli impianti di risalita del M. Elmo ( 2000m), viviamo una stupenda cartolina della V.Pusteria in miniatura! Proseguiamo su un sentiero via via più impegnativo verso il Rif.Gallo Cedrone (2200m). Iniziamo a vederlo in lontananza rinfrancandoci, cominciano a vedersi gruppetti di escursionisti che ci guardano con occhio benevolo, credo, ma stupito……non ci sono molti “schizzati” in bici da questa parti . Il “Gallo”ci accoglie, qualcuno tra i turisti si avvicina, ci chiede se siamo saliti con gli impianti di risalita, e si complimenta fotografandoci le bici! Che buono questo strudel!!!!!!!! Foto di ri…ri….rito, guardiamo ancora una volta verso l’alto, una smorfia si dipinge sui nostri visi già un po’ provati dalla fatica ma……non molliamo, su ancora! Il sentirero è stretto, ci sta una bici ed una persona….magra tipo…. il nostro Presidente, alla nostra destra un pendio ripidissimo che somiglia molto al vuoto, la Val Fiscalina è una miniatura…ciotoli e roccette aguzze da evitare, le nostre biammortizzate fanno egregiamente il loro dovere. Sentiamo tutti e tre una escursionista che esclama ad alta voce: “ mamma mia ma come fate?” E’ un vero incitamento, almeno per lo scrivente, su ancora…..a 2400 e rotti siamo al Rif. Sillianer bello ed imponente, credo sia aperto tutto l’anno, un po’ sotto c’è la sella Sillianer e l’ Austria che ci aspetta dal basso…..ma proprio dal basso, circa 1300m sotto di noi! Il giacchino antivento è d’obbligo, ci sono delle grosse placche di candida neve qua e là, ci giochiamo sopra come bambini, mi chiedo se spariranno prima della fine dell’estate. Siamo molto felici d’essere arrivati cosi in alto e anche che le salite dure siano finite, viste mozzafiato da entrambi i versanti. Imbocchiamo il sentiero che ci porterà a Sillian, in valle, è la prima volta che l’attenzione è veramente al massimo, il fondo è martoriato ed instabile con ciotoli, roccette e tornantini stretti, la pendenza al limite del ribaltamento ed i polsi iniziano ad avere qualche problemino, dopo alcuni chilometri finiscono le grosse difficoltà, ci fermiamo qualche minuto per riprenderci, qualcuno getta un po’ d’acqua sui freni a disco che si mettono a sputare come ferri da stiro a vapore!!!!! La seconda parte della discesa è uno sterrato bello compatto, al nostro passaggio nuvolette di polvere, arriviamo indenni ed impolverati in valle, rientriamo nella ciclabile, varchiamo il confine in direzione Dobbiaco nella cui miglior gelateria ci concediamo un mega gelato, ce lo siamo proprio meritato! Qualcuno spedisce la foto del gelato a casa….non faccio nomi! Ritorniamo alla Casa Alpina e tra un commento ed un altro prepariamo i bagagli per il ritorno. Km 56 4h 53’ dis. 2000m c.a.

Quattro giorni piacevoli con un sole stupendo, temperatura mite e grande allegria da parte dei “pedalatori”, amici.

paolo mossini

venerdì 2 luglio 2010

da "CICLOTURISMO" luglio 2010

Trascrivo per maggiore comprensione da "Cicloturismo" luglio 2010, pag.151:
Costituitasi nel lontano 1986, quest'anno il Pedale Bancolese compie 25 anni di attività con tante novità e nuove energie messe in campo dal presidente Zancarli.
Sono state infatti cambiate le divise sociali e sono arrivati nuovi sponsor con un consistente incremento degli iscritti. Tutto questo non deve far dimenticare il primo presidente Lorenzo Tellini instancabile trascinatore ed organizzatore di numerosissime manifestazioni ciclistiche.
In particolare come non ricordare l'organizzazione di 6 edizioni della MF delle Battaglie Risorgimentali che erano diventate soprattutto un evento sociale e ludico. Dopo la corsa,infatti,veniva organizzata la "Cuccagna" con premi in natura (galline,oche,tacchini,conigli etc.),tutti rigorosamente vivi. E' stato un periodo di iniziative sportive , ma il gruppo dirigente di allora non ha mai perso di vista il coinvolgimento delle famiglie dei ciclisti: si caricavano prima i materiali per le tavolate e poi, se restava posto, anche le bicicette per andare alle Gran Fondo. Altre manifestazioni della società sono state le gare del campionato esordienti donne, diversi cicloraduni ed una tappa del Giro di Lombardia per amatori.
Nel nostro palmares anche la partecipazione alla 2^ edizione del "Mini Tour de France" che, dal 7 al 15 giugno '91, ha portato una carovana di 100 ciclisti da Ventimiglia a Lourdes su di un percorso di circa 1.500 km. con Mont Ventoux, Aspin, Tourmalet, Luz Ardiden, Aubisque e tanti altri passi. Per ultimo, ma non per questo meno importante, la partecipazione alla nascita ed organizzazione del Memorial Learco Guerra la cui 1^ edizione si è svolta nel lontano 1993, nella ricorrenza del trentennale della scomparsa della "locomotiva umana"; ospite d'onore e padrino della manifestazione, il vincitore della Milano-Sanremo del '68, Michele Dancelli.
Ora la società può contare su circa 50 iscritti che si danno battaglia forse più a tavola che sui pedali.
PEDALE BANCOLESE
Presidente: Enzo Zancarli
Porto Mantovano
46047 Mantova
lucamaretti@alice.it
pedalapedala.xoom.it

venerdì 25 giugno 2010

"Ciclosociale delle Ciliege" Peri-Fosse Km.103












Giovedì 24 giugno 2010. La conversione su Valeggio S/M è perfetta, gli arrivi in auto o in bici permettono una partenza puntuale verso le ore 9.00.
Partecipanti: Livio Boscaini, Gianni Bragato, Bruno Greatti, Bruno Leasi, Giovanni Maddalena, Luca Maretti, Paolo Mossini, Orazio Scardeoni, Enzo Zancarli (gr.Fragoletta)>> ospiti graditi Maurizio Bartoli, Giorgio Finesso, Nicola Vicari (gr.Formigosa).
Tutto fila liscio, le varie esigenge di acqua o prostatiche vengono assorbite dalla buona sensibilità del gruppo che viaggia in buona armonia per 44 km fino ai piedi salita. Dislivello 764 mt.-lung. 9 km-pend.media 8,5%-punto critico al 7° km x 700 mt. con punte del 14,2% (misur.Garmin).
E qui tutto salta, come al giro di un interruttore, come è giusto che sia. Chi si misura con sè stesso (o con altri, perchè no), chi ne approfitta per collaudare qualche innovazione della sua specialissima, chi si amministra tranquillamente con uscite tipo "la sai l'ultima?"e chi scarso di condizione (veramente da lodare per lo spirito) cerca semplicemente di salvare il salvabile anche scarpinando (vedi il 7° km).
A Fosse la fatica viene ampiamente compensata da panini tipo piffero riempiti a fisarmonica, il tutto in una atmosfera di soddisfazione con sullo sfondo un continuo rumoreggiare di "rutti".
E' Luca che, già dotato di suo, viene aiutato dalla fedele Coca Cola in una continua accensione di miccia. Foto di gruppo, caffè e via per una favolosa discesa di 23 km fra alberi di ciliege puntualmente ignorati (ma non era denominato "Giro delle ciliege"?).
Sulla salita di Sega verso Piovezzano subito seguita da quella verso Pastrengo c'è la spaccatura esattamente a metà. I sei davanti si girano, non vedono gli altri, tentennano incerti sul da farsi, Maurizio Bartoli è per l'attesa, due si astengono, negli altri tre prevale lo spirito agonistico che vuole una continua misurazione di se stessi anche sulla distanza, senza nessun intento dimostrativo, semplicemente fine a se stesso. Proseguono ed ancora una volta è giusto che sia così. Il break finale è ampiamente concesso e capito da chi arriva dopo con nessuna recriminazione, anzi con la soddisfazione di aver vissuto assieme una buona esperienza di vita.
Si chiude a Valeggio alle ore 14.10. Qualcuno pensa già all'Italia del calcio che scende in campo alle 16.00 (c'è da piegare la Slovenia) .......non immagina certo che la parte migliore della giornata l'ha già vissuta.










lunedì 21 giugno 2010

Cicloturistica del PO - G.S. Monfardini










Domenica 6 giugno 2010. Si decide di partecipare anche alla 2^ edizione di km.170, destinazione Boccasette (Porto Tolle), nonostante sia ancora vivo il ricordo stroncante di Albarella (km.160) con vento impossibile e pioggia nel finale.
Partenti da Pietole: Giorgio Guernieri -Bruno Leasi -Enzo Zancarli -(reduci da Albarella) con aggiunti Livio Boscaini -Roberto Fornari -Giovanni Maddalena -Claudio Gialdini (amico di Livio nonchè fratello del più celebre Ruggero). Un pensiero a Stefano Coizzi che, pur desideroso di avventura, deve rinunciare per un contrattempo sfortunato.
Niente da segnalare, niente che ci faccia minimamente ricordare l'immensa fatica dello scorso anno se non una foratura anteriore (finalmente!) di Roberto che stante la mancanza di un veloce cambio ruote da parte dell'assistenza (unica pecca organizzativa) ci costringe per km ad un forsennato inseguimento sul filo dei 45 all'ora (dietro alla macchina eh!). Quindi ne è venuto fuori un antico cicloturismo dilatato per tre, sempre sotto i 30 km/h, tanto che mi è scappato uno sbadiglio (mai successo!).
Bene Stienta con il suo ristoro e bene Boccasette con il suo risotto c.pesce+fritto misto+dolce+caffè e un ottimo vino bianco fresco e birichino (chiedere a Bruno,Livio & Co.).
Io e Giorgio senza tanti giri di parole, ma ci conosciamo da anni, facciamo presente all'organizzazione (pure ottima ripeto) che una 3^edizione sarebbe fallita e proponiamo la ripresa della Mantova-Dimaro. Ho la senzazione che anche loro siano consapevoli e la proposta pare interessarli, se son rose......
Il ritorno in pulman è piacevole, evidentemente il vino bianco sta ancora facendo un certo effetto.
Si chiude a Pietole alle 19.30, via veloci verso casa, c'è sempre qualche cosa da raccontare in famiglia.

domenica 20 giugno 2010

Ciclo sociale Mantova-S.Zeno località Sceriffo

Mercoledì 26 maggio 2010. Finalmente una fase di alta pressione ci stuzzica ad organizzare la prima uscita stagionale che, fungendo da aperitivo, non può essere altro che la Mn-S.Zeno, località Sceriffo di 140 km. Sbocco sul Garda al "Casa Mia" di Lazise, stante un ancora scarso turismo, per goderci la costa fino alla salita panoramica di Torri d.Benaco. Il ritorno è previsto in picchiata dai Lumini su Veronello-Colà d.Lazise (km.65) più diretto rispetto all'andata (km.75).
Partenti ore 8.00-P.Mulina: Livio Boscaini>Bruno Leasi>Giovanni Maddalena>Paolo Mossini>Orazio Scareoni>Enzo Zancarli (Gr.Fragoletta) >>ospiti graditi: Giorgio Finesso (Formig.)>Franco Renofio (indip.)>Renzo Dal Bosco(DLF) che già sul Garda dovrà fare ritorno causa una telefonata maligna ( la moglie?...le gambe?).
Da segnalare gli sforzi ammirevoli in salita di Livio e Bruno che, nonostante una condizione precaria, hanno sfoderato grinta ciclistica e gestione sapiente delle loro forze tali da renderli partecipi in tutte le fasi successive della pedalata.
Un cenno anche alla sosta di quasi 1 ora allo Sceriffo: panini con ottimi affettati e bis (tris per Livio) di crostate alla frutta hanno sostituito le tagliatelle con funghi (nostra abituale preda) del resto fuori stagione.
Discesa perfetta, assenza di forature, vento e caldo clementi, buon ritmo di pedalata > vedi Giorgio Finesso ottimo condottiero> ci hanno permesso un ritorno in 2h.10' con passaggio da P.Mulina alle ore 14.35

mercoledì 17 marzo 2010

Gran Canaria

Luca E Giovanni hanno trascorso due settimane a Gran Canaria, coma già da diversi anni, per sfuggire dal freddo inverno che non sembrava mai terminare e per iniziare la nuova stagione nel migliore dei modi e come tutti gli anni in compagnia del Diablo (Claudio Chiappucci)

domenica 7 febbraio 2010

Addio a un grande uomo

La scomparsa del CT Franco Ballerini mi ha colpito particolarmente.Grande uomo e grande sportivo lascierà un grande vuoto, secondo me, e non sarà facile da sostituire.

Blog del Pedale Bancolese

Questo blog dedicato al ciclismo e a tutti gli appasionati della bicicletta e vuole essere un modo alternativo per nuove idee e per chi vuole farsi sentire.